martedì 4 novembre 2008

Chicago si prepara a una grande festa. Rimarra' delusa?

Chicago, IL -- Il sole splende sopra Chicago e, con temperature che superano i 20 gradi centigradi, questo potrebbe essere il voto piu' "caldo" dal 1964. Gli automobilisti hanno spolverato le proprie decapottabili questa mattina e se ne vanno in giro per la citta' mentre una fila infinita di gente corre sulla sponda del Lago Michigan all'estremita' est di Chicago.
I residenti stanno anche andando a votare in grandi numeri e le operazioni sembrano procedere senza problemi nonostante l'enorme partecipazione. Persino durante le prime ore d'apertura dei seggi, quando molti americani vanno a votare prima di andare al lavoro, tutto e' parso sotto controllo con attese che raramente superavano la mezz'ora. In questa roccaforte democratica, la maggiorparte dei cittadini e' per Barack Obama.
L'eccitazione della gente e' palpabile e la citta' attende impaziente i risultati di questa sera. "Ho votato per Obama," dichiara Paul Walker, "Anche se ci fossero volute sette ore, non sarebbe importato; me ne starei ancora in fila." Mentre questo garagista di colore parla, una signora ci passa affianco e urla: "Obama! E' lui l'unico!"
L'umore in giro per Chicago, e in particolare in quei quartieri in cui la popolazione e' per la maggior parte afro-americana, e' gioioso. Gli elettori hanno grandi speranze e si preparano per una grande festa. Obama, che ha votato questa mattina a Hyde Park, il suo quartiere di residenza, parlera' questa sera a un mega-raduno organizzato nel centro citta'. La campagna di Obama e la polizia di Chicago hanno dichiarato di attendere fino a un milione di partecipanti.
"Se perde siamo nei pasticci," e' convinta Elsie McBride, una nonna in pensione che ha appena votato e ora si sta occupando dei due nipoti piccoli. "McCain riprenderebbe esattamente dove ha lasciato George W. Bush," si preoccupa McBride. Come tanti altri cittadini neri di Chicago, McBride e' anche convinta che ci potrebbero essere reazioni addirittura violente se Obama dovesse perdere. In particolare proprio da parte della comunita' afro-americana: "Ne stavo parlando con mia figlia di recente e eravamo tutte e due d'accordo che si potrebbero avere degli scontri," spiega McBride.
Ricky Johnson, un quarantanovenne che lavora per il Chicago Park Service, non e' cosi' pessimista. "Se Obama perde, vabbe', perde. Vorra' dire che andremo avanti cosi'," dice. "Spero che vinca pero'. La gente qui ha bisogno di un lavoro."
Karyn Morrow, una commessa che oggi lavora ai seggi e distribuisce le schede agli elettori, compilera' la propria questa sera dopo aver finito il turno. Spera che Obama "cambi le cose brutte in cose belle." Nonostante ammetta che una sconfitta rappresenterebbe una grande delusione, Morrow appare ottimista e conclude: "Non penso Obama possa perdere. E' tempo di cambiamento."

Foto originali di Valentina Pasquali

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