domenica 2 novembre 2008

Il rush finale

Washington D.C. - Dopo oltre un anno di attesa siamo arrivati cosi' alla vigilia del voto americano. L'ultimo sondaggio pubblicato dal Pew Research Center vede John McCain in leggera rimonta. Mentre la settimana scorsa il Senatore dell'Arizona era quindici punti percentuali dietro Barack Obama, la differenza sarebbe scesa nel weekend al 7%. Il rilevamento statistico ha a che vedere con le preferenze dell'elettorato a livello nazionale e non necessariamente si tradurrebbe in un cambiamento parallelo nella distribuzione dei voti elettorali, che sono quelli che decidono le elezioni.
Tutti gli altri segnali continuano a puntare nella direzione di una vittoria democratica.
Seguendo una strategia diversa da quella che George W. Bush e John Kerry scelsero nel 2004, sia John McCain che Barack Obama stanno passando le ultime ore prima del voto in raduni organizzati in quegli stati che i rispettivi partiti persero nelle ultime elezioni. McCain cerca di convincere la Pennsylvania e Obama non molla l'assedio alla Virginia.
Nel frattempo, e per tutto il paese, i volontari delle due campagne elettorali hanno passato questo ultimo weekend a bussare sulle porte d'America per ricordare a tutti di andare a votare martedi' e di votare per il candidato giusto.
Le caselle di posta elettronica si riempono dei continui appelli fatti da parte dei team elettorali a nome di Obama e McCain, Joe Biden e Sarah Palin, e dei loro vari sostenitori celebri -- dai Clinton a Al Gore a Joe the Plumber --, appelli che supplicano i cittadini americani a abbandonare le proprie attivita' del fine settimana per dedicarsi anche loro al volontariato e per strappargli qualche contributo monetario dell'ultimo minuto.
Intanto osservatori e esperti scommetono sull'orario in cui il risultato del voto sara' ufficiale martedi' notte. Molti degli stati chiave sono compresi nel fusorario della costa est. Pennsylvania, Virginia, North Carolina, Florida e Ohio. E' quindi probabile che si abbia un'indicazione piuttosto chiara di come stanno le cose gia' verso le 21:30-22:00 (in Italia le 3:30-4:00 del mattino). A meno che, nel caso di un pareggio in questi stati, la corsa alla Casa Bianca non finisca per essere decisa dall'Ovest, da Colorado, New Mexico e Nevada. Nel qual caso bisognera' attendere qualche ora in piu'. E, naturalmente, a meno che in Florida e in Ohio il conteggio dei voti sia cosi' incerto da richiedere l'intervento degli avvocati e delle corti di giustizia.
Domani tutti e quattro i candidati presidenziali, Obama/Biden e McCain/Palin, concludono il proprio tour de force e rientrano alla base per votare nella propria circoscrizione. McCain andra' in serata a Prescott, in Arizona, e Obama a Chicago. Dopo una fermata a Wasilla, in Alaska, Palin raggiungera' McCain e Biden dal Delaware andra' anche lui in Illinois. E gli avvocati prenderanno posizione in Florida, Ohio, Virginia, Pennsylvania e North Carolina.
Io seguo il duo democratico e vado a Chicago dove assistero' a un bagno di folla e trionfo Obama o a una serata di disperazione di massa.

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