mercoledì 5 novembre 2008

Non si votava solo per la Casa Bianca...

Washington D.C. -- Sono ormai ufficiali i risultati del voto per la Presidenza degli Stati Uniti, nonostante rimanga ancora incerto il destino del Missouri. Ma nulla che possa in alcun modo intaccare la vittoria netta di Barack Obama. Al Senato i democratici speravano di arrivare a conquistare 50 seggi, ma dovranno accontentarsi di qualcuno in meno, 56 o 57 (forse 58 se il ballottaggio in Georgia in dicembre sarà a loro favore). Rimane comunque il fatto che la maggioranza del partito dell'asinello sia alla Camera che al Senato sarà solida e garantirà al Presidente Obama un ampio mandato.
Oltre alle elezioni di Presidente, Senatori e Deputati, si sono tenuti ieri importanti referendum in giro per gli Stati Uniti.
Il South Dakota e il Colorado, ad esempio, hanno bocciato l'introduzione di due proposte di legge simili e particolarmente restrittive del diritto all'aborto, che, in sostanza, sarebbe stato vietato se non nei casi estremi di incesto, stupro e pericolo per la vita della madre. In Michigan, gli elettori hanno approvato una legge che permette l'uso medico della marijuana in pazienti gravemente malati. Nello Stato di Washington è passata una legge per il suicidio assistito, il secondo stato dell'Unione ad accettarlo. In Massachusetts, la legge sul possesso personale di marijuana e droghe leggere è stata resa meno severa.
Nonostante un numero notevole di successi, il punto dolente per i progressisti americani rimane il matrimonio gay. In Arizona, Florida e persino California, dove i municipi avevano già cominciato a celebrare le unioni tra omosessuali, gli elettori hanno votato per porre un divieto al matrimonio tra coppie dello stesso sesso. In California bisognerà ora vedere che effetto avrà questo referendum costituzionale sulle cerimonie già celebrate. Infine, in Arkansas, è stata passata una proposta per vietare l'accesso all'adozione da parte di coppie non sposate. Nonostante il referendum non fosse stato lanciato apertamente come una azione anti-gay, i sostenitori avevano reso chiaro durante la campagna elettorale che la volontà era proprio quella di proibire agli omosessuali di adottare bambini.

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