Washington D.C. - Nonostante la campagna elettorale si stia preparando alle primarie in Indiana e North Carolina della settimana prossima, si continua a parlare anche del voto dello scorso gennaio in Michigan. Solo Hillary Clinton, tra i candidati democratici, scelse di prendere parte a tale elezione, dopo che la segreteria nazionale del partito democratico aveva penalizzato lo stato dei grandi laghi, proibendo alla delegazione di qui di andare alla convention, per aver anticipato le proprie primarie.
Il 55% degli elettori del Michigan che sono andati alle urne hanno votato per la Senatrice dello Stato di New York mentre il restante 45% ha preferito marcare la voce "indecisi" piuttosto che dare la propria preferenza a Clinton. Tradotto in delegati questo significa che Clinton avrebbe ottenuto un vantaggio di 73 a 55.
Da allora le due fazioni si danno battaglia per determinare il destino della delegazione del Michigan. Hillary Clinton vorrebbe vederla partecipare attivamente alla convention di agosto mentre Barack Obama preferirebbe venisse lasciata a casa come stabilito dalle regole imposte dalla segreteria nazionale o, se proprio, che i delegati venissero divisi a meta' tra i due, 64 a 64.
Martedi' sera in tarda serata e' arrivata un'ennesima proposta dai toni conciliatori. Il partito democratico del Michigan ha pensato che si potrebbero assegnare 10 delegati in piu' a Clinton e poi mandarli tutti alla convention con diritto di voto sulla nomination. Dei 128 delegati del Michigan, 69 verrebbero' cosi' scelti tra i sostenitori di Clinton e 59 tra quelli di Obama. In questo modo si accontenterebbero gli elettori dello stato, che si sono recati ai seggi e che pero' rischiano di venir privati del valore del proprio voto.
Nonostante la proposta sembri ragionevole, non e' detto che le due campagne la accettino, come segnala correttamente il blog MyDD. Da un lato Obama potrebbe sentirsi danneggiato, visto che non ha partecipato al voto in Michigan per seguire le indicazioni esplicite del partito democratico. Dall'altro Clinton dovrebbe accettare di avere 8 delegati in meno di quelli che vuole e, in maniera forse ancor piu' significativa, dovrebbe accettare di veder risolta la questione in modo definitivo, perdendo cosi' un'imporante arma retorica. Il mistero che ha avvolto la vicenda fin'ora ha garantito a Clinton maggior flessibilita' nel parlare del proprio conto di delegati. Una volta che i problemi posti dai risultati in Michigan e Florida saranno risolti, risultera' ancor piu' chiaro che i numeri perche' Clinton possa aggiudicarsi la nomination proprio non ci sono.
Da allora le due fazioni si danno battaglia per determinare il destino della delegazione del Michigan. Hillary Clinton vorrebbe vederla partecipare attivamente alla convention di agosto mentre Barack Obama preferirebbe venisse lasciata a casa come stabilito dalle regole imposte dalla segreteria nazionale o, se proprio, che i delegati venissero divisi a meta' tra i due, 64 a 64.
Martedi' sera in tarda serata e' arrivata un'ennesima proposta dai toni conciliatori. Il partito democratico del Michigan ha pensato che si potrebbero assegnare 10 delegati in piu' a Clinton e poi mandarli tutti alla convention con diritto di voto sulla nomination. Dei 128 delegati del Michigan, 69 verrebbero' cosi' scelti tra i sostenitori di Clinton e 59 tra quelli di Obama. In questo modo si accontenterebbero gli elettori dello stato, che si sono recati ai seggi e che pero' rischiano di venir privati del valore del proprio voto.
Nonostante la proposta sembri ragionevole, non e' detto che le due campagne la accettino, come segnala correttamente il blog MyDD. Da un lato Obama potrebbe sentirsi danneggiato, visto che non ha partecipato al voto in Michigan per seguire le indicazioni esplicite del partito democratico. Dall'altro Clinton dovrebbe accettare di avere 8 delegati in meno di quelli che vuole e, in maniera forse ancor piu' significativa, dovrebbe accettare di veder risolta la questione in modo definitivo, perdendo cosi' un'imporante arma retorica. Il mistero che ha avvolto la vicenda fin'ora ha garantito a Clinton maggior flessibilita' nel parlare del proprio conto di delegati. Una volta che i problemi posti dai risultati in Michigan e Florida saranno risolti, risultera' ancor piu' chiaro che i numeri perche' Clinton possa aggiudicarsi la nomination proprio non ci sono.
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