Washington D.C. - Il Pew Research Center ha rilasciato giovedi' un nuovo sondaggio che mostra Barack Obama in crisi rispetto agli elettori bianchi dal reddito medio-basso e dai bassi livelli d'istruzione.
L'aspetto preoccupante del rilevamento statistico e' che Obama sembra aver perso molto terreno nell'ultimo mese, in seguito alla sconfitta in Pennsylvania e alla polemica che si e' sollevata a proposito del Reverendo Wright.
Ad inizio aprile, Hillary Clinton aveva il sostegno del 50% tra gli elettori democratici bianchi e che avessero al massimo un diploma di scuola superiore. Obama era al 40%. Al primo maggio la differenza e' salita a 65% contro 25% .
In maniera simile, tra i democratici bianchi e con un reddito inferiore a 50.000 dollari l'anno, Clinton e' passata a condurre 58% a 34%, contro il 47% a 45% del mese scorso.
Migliori notizie arrivano ad Obama dai superdelegati. Negli ultimi giorni si sono decisi in quattro a ufficializzare il loro sostegno per il Senatore dell'Illinois. L'ultimo, proprio oggi, e' l'ex Segretario Nazionale del Partito Democratico Joe Andrew. La cosa piu' interessante e' che Andrew, che viene dall'Indiana dove si vota la settimana prossima, era in precedenza un dichiarato sostenitore di Hillary Clinton. Di fronte alle domande dei giornalisti che chiedevano una spiegazione Andrew ha cosi' risposto: "Nonostante questo sia una decisione difficile per me, e' quella giusta per l'America. Semplicemente non possiamo piu' aspettare, non possiamo permettere che questa campagna elettorale assuma toni ancor piu' aggressivi e al contempo sperare di poter ancora vincere in novembre. Giugno o luglio potrebbe gia' essere troppo tardi. E' ora il momento di prendere delle decisioni."
Considerata questa dichiarazione in relazione ai sondaggi appena rilasciati dal Pew Research Center, Joe Andrew potrebbe avere ragione. Infatti, mentre Clinton non ha alcuna possibilita' matematica di avere piu' delegati di Obama alla convention, indipendentemente dai risultati delle prossime primarie, e la sua unica speranza di aggiudicarsi la nomination e' l'intervento dei superdelegati, se la candidatura della ex-First Lady dovesse riprendere quota durante l'ultima serie di elezioni, e quella di Barack Obama si trovasse all'improvviso in difficolta', i superdelegati per l'appunto potrebbero venir convinti a ribaltare il mandato popolare in favore di Clinton. A meno che, come sta proponendo Joe Andrew, non si decidano in fretta.
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