Washington D.C. - Sono stati resi pubblici oggi i risultati della seconda fase di un'inchiesta condotta dalla Commissione del Senato sui Servizi Segreti a proposito dell'inizio della guerra in Iraq.
I due rapporti che concludono Phase II, e che si possono trovare qui e qui, hanno il compito di indagare le modalita' con cui l'Amministrazione Bush ha utilizzato, e spesso distorto, le informazioni che gli provenivano dai servizi segreti americani al fine di giustificare l'intervento militare in Iraq.
Le conclusioni chiave dei due rapporti, come sottolineato dal comunicato stampa emesso dall'ufficio del Senatore Jay Rockefeller, responsabile dell'indagine, sone le seguenti;
- Le dichiarazioni fatte dal Presidente e dal Ministro degli Interni che suggerivano che l'Iraq e Al-Qaeda operassero in cooperazione l'una con l'altra non trovano fondamento nella documentazione preparata dall'intelligence;
- Le dichiarazioni del Presidente e del vice-Presidente secondo cui Saddam Hussein si stava preparando a fornire armi di distruzione di massa a gruppi di terroristi affinche' le utilizzassero per compiere attacchi contro gli Stati Uniti erano in realta' contraddette dall'informazione che era in possesso dei servizi segreti;
- Le dichiarazioni fatte da Bush e Cheney a proposito della situazione post-bellica in Iraq, a livello di politica, sicurezza ed economia, non riflettevano le preoccupazioni e i dubbi espressi dall'intelligence;
- Le dichiarazioni del Presidente e del vice-Presidente precedenti al National Intelligence Estimate dell'ottobre 2002 a proposito della capacita' dell'Iraq di costruire armi chimiche non lasciavano sufficiente spazio ai dubbi dei servizi segreti che queste attivita' si stessero svolgendo realmente;
- La dichiarazione fatta dal Ministro della Difesa sul fatto che il governo iracheno avesse costruito delle strutture per la produzione di armi di distruzione di massa che non erano attaccabili con normali missioni aeree perche' erano sepolte sotto terra non sono basate su alcun informazione fornita dall'intelligence;
- I servizi segreti non hanno mai confermato che Muhammad Atta incontro' un ufficiale dell'intelligence irachena a Praga nel 2001, cosa invece che e' stata ripetuta piu' volte da Cheney.
Inoltre, il rapporto conclude che gli incontri clandestini tenutesi tra rappresentanti del Pentagono e dissidenti Iraniani a Roma e Parigi nel 2001 e nel 2003 furono inappropriati e mal gestiti dall'inizio alla fine.
I Senatori repubblicani che hanno fatto parte della commissione si sono detti in disaccordo con l'opinione raggiunta alla conclusione dell'inchiesta e indignati di tale spreco di denaro pubblico.
La prima fase dell'inchiesta si concluse nel luglio 2004. Phase I porto' alla luce delle lacune fondamentali nel lavoro condotto dai servizi segreti nel valutare la minaccia realmente rappresentata da Saddam Hussein.
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