Washington D.C. - Dopo aver annunciato la decisione di auto-finanziare per intero la propria corsa alla Casa Bianca e di rinunciare ai fondi stanziati dal governo federale per i candidati che ne facciano richiesta, Barack Obama lancia una campagna elettorale in grande stile.
Il Senatore dell'Illinois si mostra estremamente fiducioso delle proprie capacita' di raccolta fondi e ha cominciato a creare una organizzazione nazionale di proporzioni mai viste. Le ultime previsioni indicano che Obama potrebbe arrivare a raccogliere 300 milioni di dollari da spendere da qui a novembre e, giudicando dagli inizi, sembra avere tutte le intenzioni di spendere fino all'ultimo centesimo.
Infatti, Obama non solo sta producendo una serie di spot televisivi da mandare in onda gia' dai prossimi giorni in tutto il paese, ma sta anche mettendo assieme un'esercito di dipendenti che tra qui e luglio verranno inviati nei cinquanta stati degli Stati Uniti con l'obbiettivo di aprire uffici su tutto il territorio nazionale, da cui poi gestire il lavoro dei volontari, del porta a porta e del phone-banking (ovvero delle telefonate agli elettori).
E' la prima volta che un candidato alla Presidenza decide di investire risorse in tutti gli stati dell'Unione, anziche' puntare a quelli che costituiscono tradizionalmente la propria base e a quei pochi swing states che finiscono sempre per decidere il risultato del voto. La strategia di Obama e', non tanto di cercare di vincere in stati tipicamente repubblicani, bensi' di costringere John McCain, con la propria presenza, a spendere soldi in quelle aeree degli Stati Uniti in cui normalmente un repubblicano non deve fare nessuna fatica.
McCain, al contrario di Obama, ha deciso di partecipare al programma di finanziamento pubblico e dunque avra' a disposizione 84,1 milioni di dollari da spendere tra inizio settembre (quando si conclude la convention reppublicana) e il 6 novembre. Gli 84,1 milioni di dollari rappresentano anche il tetto massimo che il Senatore dell'Arizona e' legalmente autorizzato a spendere.
Se la squadra di Obama sara' efficiente nel raccogliere davvero i soldi che sembrerebbero essere alla sua portata (da notare pero' che in maggio il Senatore dell'Illinois ha subito un declino nelle contribuzioni ricevute, avendo messo assieme "solo" 22 milioni di dollari contro i 33 del mese precedente), McCain potrebbe trovarsi nei pasticci, costretto a spendere parte delle proprie piu' limitate risorse per difendere le proprie roccaforti.
C'e' da dire che John McCain, come ogni repubblicano che si rispetti, conta su ben piu' dollari di quelli a propria disposizione personale, ovvero su quelli che verranno spesi in suo nome dalla Segreteria Nazionale del Partito Repubblicano e dai gruppi politici indipendenti conosciuti come 527. Storicamente, sia RNC (Republican National Committee) che le 527 conservatrici sono piu' ricche e generose delle controparti liberal.
Quest'anno, pero', i primi dati raccolti attestano che i repubblicani potrebbero essere in difficolta' anche in questo settore, visto che fin'ora nessun gruppo politico indipendente e' riuscito a raccogliere fondi soddisfacenti e, ancor meno, a montare attacchi di successo contro Obama, come fu invece il caso nel 2004 di Swift Veterans for Truth.
Infatti, Obama non solo sta producendo una serie di spot televisivi da mandare in onda gia' dai prossimi giorni in tutto il paese, ma sta anche mettendo assieme un'esercito di dipendenti che tra qui e luglio verranno inviati nei cinquanta stati degli Stati Uniti con l'obbiettivo di aprire uffici su tutto il territorio nazionale, da cui poi gestire il lavoro dei volontari, del porta a porta e del phone-banking (ovvero delle telefonate agli elettori).
E' la prima volta che un candidato alla Presidenza decide di investire risorse in tutti gli stati dell'Unione, anziche' puntare a quelli che costituiscono tradizionalmente la propria base e a quei pochi swing states che finiscono sempre per decidere il risultato del voto. La strategia di Obama e', non tanto di cercare di vincere in stati tipicamente repubblicani, bensi' di costringere John McCain, con la propria presenza, a spendere soldi in quelle aeree degli Stati Uniti in cui normalmente un repubblicano non deve fare nessuna fatica.
McCain, al contrario di Obama, ha deciso di partecipare al programma di finanziamento pubblico e dunque avra' a disposizione 84,1 milioni di dollari da spendere tra inizio settembre (quando si conclude la convention reppublicana) e il 6 novembre. Gli 84,1 milioni di dollari rappresentano anche il tetto massimo che il Senatore dell'Arizona e' legalmente autorizzato a spendere.
Se la squadra di Obama sara' efficiente nel raccogliere davvero i soldi che sembrerebbero essere alla sua portata (da notare pero' che in maggio il Senatore dell'Illinois ha subito un declino nelle contribuzioni ricevute, avendo messo assieme "solo" 22 milioni di dollari contro i 33 del mese precedente), McCain potrebbe trovarsi nei pasticci, costretto a spendere parte delle proprie piu' limitate risorse per difendere le proprie roccaforti.
C'e' da dire che John McCain, come ogni repubblicano che si rispetti, conta su ben piu' dollari di quelli a propria disposizione personale, ovvero su quelli che verranno spesi in suo nome dalla Segreteria Nazionale del Partito Repubblicano e dai gruppi politici indipendenti conosciuti come 527. Storicamente, sia RNC (Republican National Committee) che le 527 conservatrici sono piu' ricche e generose delle controparti liberal.
Quest'anno, pero', i primi dati raccolti attestano che i repubblicani potrebbero essere in difficolta' anche in questo settore, visto che fin'ora nessun gruppo politico indipendente e' riuscito a raccogliere fondi soddisfacenti e, ancor meno, a montare attacchi di successo contro Obama, come fu invece il caso nel 2004 di Swift Veterans for Truth.
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