giovedì 3 luglio 2008

Obama si concentra sulla politica estera

Washington D.C. - Con i sondaggi che continuano a indicare che il vento elettorale gli e' favorevole, Barack Obama cerca di affrontare quegli aspetti della propria candidatura che sono considerati i piu' deboli da parte degli osservatori, dei media e del pubblico americano. In particolare, Obama sta dedicando una crescente quantita' di tempo a parlare di politica estera, aerea in cui la sua breve carriera a livello federale (Obama e' al Senato degli Stati Uniti da soli tre anni) lo lascia scoperto alle accuse di inesperienza che arrivano dai suoi oppositori.
Cosi', la campagna di Obama sta preparando un viaggio in Europa per incontrare gli alleati, ed un altro in Iraq ed Israele, per capire meglio, da un lato la guerra, dall'altro le posizioni di Telaviv e della lobby israeliana negli Stati Uniti che continua a essere poco convinta del Senatore dell'Illinois.
Intanto, Obama pare essere intenzionato a fare aggiustamenti strategici alle proposte fin qui sostenute a proposito dell'occupazione in Iraq.
Parlando oggi in North Dakota, il Senatore ha fatto per la prima volta allusione che la politica di ritiro immediato delle truppe potrebbe subire qualche correzione, in particolare in seguito alle migliorate condizioni sul territorio in Iraq. "Ho sempre detto che la velocita' del ritiro sarebbe stata dettata dalla sicurezza delle nostre truppe e dalla necessita' di garantire la continua stabilita' del paese. Questo giudizio non cambia," ha detto Obama. "Quando andro' in Iraq e avro' finalmente l'occasione di parlare con i comandanti che sono la', sono sicuro che raccogliero ancora maggiori informazioni e che di conseguenza continuero' a raffinare le mie proposte."
I repubblicani sono immediatamente andati all'attacco, accusando Obama di cambiare idea su tutto. "Non pare esserci alcuna tematica su cui Obama non sia disposto a modificare la propria posizione a fini politici," ha commentato Alex Conant, un portavoce della segreteria nazionale del Partito Repubblicano. "Il problema di Obama in Iraq contraddice la premessa stessa della sua candidatura e mostra che anche lui non e' altro che un politico tipico."

1 commento:

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

Chiaramente Obama deve escogitare qualsiasi stratagemma, anche cambi di direzione imprevisti perchè il suo avversario è molto, molto forte. Buona giornata da Tiziano