sabato 27 settembre 2008

Primo dibattito senza sorprese

Oxford, MS - Si è concluso da poche ore il primo dibattito presidenziale tra John McCain e Barack Obama. La battaglia si è risolta più o meno inpareggio e non ha offerto molte novità rispetto ai discorsi elettorali fatti dai candidati fino qui. Sia McCain che Obama hanno fatto un buon lavoro nel presentare e difendere le proprie posizioni, hanno evitato il più possibile di discutere direttamente l'uno con l'altro e si sono concentrati sulla ripetizione, talvolta ad-nauseam, delle proprie piattaforme politiche. Il dibattito è stato acceso e ha messo in mostra le differenze di sostanza e di stile che esistono fra i due. In particolare Obama e McCain si sono attaccati reciprocamente su economia, Iraq e Iran.
Ho seguito il dibattito dal Grove, a Oxford, il prato alberato che sta al centro del campus di University of Mississippi e a due passi dal Center for Performing Arts in cui si è tenuto il confronto. Qualche migliaio di persone si era radunata sul Grove fin dal primo pomeriggio per ascoltare i concerti dal vivo organizzati per intrattenere il pubblico durante l'attesa, e per mangiare le specialità del Mississippi, pesce fritto e the zuccherato.
La maggior parte dei presenti era di fede repubblicana e di razza bianca (il Mississippi è uno stato conservatore). Il contingente afro-americano era meno numeroso ma più organizzato e interamente per Obama. La bellezza del grande sud degli Stati Uniti, in cui le differenze razziali ancora contano, eccome. Tanti gli studenti, ma anche il resto della cittadinanza di Oxford. E anche qualche visitatore arrivato dagli stati vicini, Tennessee e Alabama, per l'occasione.
Nessuno è parso particolarmente colpito dal dibattito e le persone con cui ho parlato se ne sono andate dal Grove con la stessa opinione con cui erano arrivate, che si trattasse di sostenitori di Obama o McCain. Pochi hanno dichiarato di avere appreso qualcosa di nuovo questa sera.
Vi do appuntamento a domani per un reportage più approfondito degli umori e pensieri che ho incontrato fin qui nel mio viaggio per il Sud degli Stati Uniti.

Nessun commento: