Oxford, Mississippi - "Dicono tutti che Sarah Palin è così bella, ma se volete incontrare belle donne venite a Oxford, Mississippi," mi ha detto l'unica democratica in un gruppo di cinque donne bionde del Sud che ho incontrato al termine del dibattito tra Obama e McCain. L'unica democratica e l'unica che non vuole essere citata per nome.
La politica del grande Sud americano è affare complicato e per nulla lineare, e l'incontro con questo gruppo di belle signore benestanti del Mississippi conferma le aspettative. Le tre repubblicane, Mary Garrett, Larke Landis e Ann Marshall, iniziano la loro chiacchierata raccontandomi della delusione che ha rappresentato per loro George W. Bush, dell'opposizione alla guerra in Iraq, del sostegno al diritto all'aborto, dei dubbi su Sarah Palin e infine lanciando aperture persino su una riforma sanitaria che aiuti i meno abbienti a avere accesso all'assistenza medica. Naturalmente confusa, ho chiesto conferma che fossero davvero repubblicane -- mentre l'amica democratica ridacchiava in sottofondo.
Mary e Larke annuiscono con decisione. Per Mary il problema è che Obama fa promesse eccessive e non riuscirà mai a portare a termine tutte le riforme che ha indicato nel suo programma elettorale: "Solo Dio potrebbe riuscire a fare tanto," mi ha detto Mary. McCain non viene visto in una luce particolarmente positiva e la domanda che si pone Mary è: "Come faranno a pagare per tutto quello che promettono? Tagliano la sicurezza sociale o le proprie guardie del corpo?"
Anche per Larke, né McCain né Obama sono prospettive allettanti e McCain è semplicemente il minore tra i due mali. La ragione è principalmente l'esperienza del Senatore dell'Arizona, in particolare in fatto di politica estera e sicurezza nazionale. Molti americani dicono di sentirsi più sicuri con McCain come comandante in capo che con Obama.
Ann, alla fine della nostra conversazione, confessa di essere molto indecisa. Di famiglia repubblicana ha un figlio che si è trasferito in California per lavorare nel settore dell'alta tecnologia, che è diventato democratico, e che la chiama tutti i giorni per convincerla a votare Obama. E lei pare incline a scegliere, per la prima volta nella vita, un candidato non repubblicano. La preoccupazione di Ann, che viene da una famiglia di medici, è che Obama nazionalizzi la sanità: "Se vai in quei posti in cui l'assistenza sanitaria e' pubblica, ti accorgi che nessuno vuole più fare il dottore perché gli stipendi dei medici sono troppo bassi. Ecco io non voglio rischiare di perdere la qualità dei nostri medici," mi ha detto Ann. Nonostante sia contraria all'idea di un sistema sanitario nazionale, appare in realtà aperta all'idea di una riforma che vada nella direzione di un'espansione del sistema, affinché anche coloro che non si possono permettere l'assicurazione privata vengano in qualche modo coperti. Dopo avermi confuso completamente le idee su cosa significhi essere repubblicani e cosa significhi essere democratici, Ann ammette di essere confusa lei stessa e spiega la politica del suo stato con la tradizione: "Quando ero bambina, se eri un bianco in Mississippi dovevi essere repubblicano. Tutti sono repubblicani."
E questa è anche la spiegazione di Bob Monge, il professore di giurisprudenza dell'Università del Mississippi che mi ospita per la notte. Bob si è trasferito appena un anno fa da Kennenbunk in Maine, residenza dell'ex Presidente George H.W. Bush e si sta inserendo nella piccola comunità conservatrice di Oxford. "Sono tutti repubblicani perché le loro mamme e i loro papà erano repubblicani," mi ha detto Bob dei suoi nuovi concittadini. "Però penso che le cose stiano pian piano cambiando e mi sorprendo spesso di quanto aperta e progressista possa essere la gente del Mississippi, in particolare su certe tematiche."
Una cosa è certa: la signora democratica con cui ho parlato giovedì sera ha ragione a dire che Oxford e' piena di belle ragazze. Sul Grove, il prato dove gli studenti e la gente del posto ha seguito il dibattito su un mega-schermo, c'erano tantissime biondine in abiti da cocktail che sorseggiavano alcolici malcelati in contenitori di plastica (è vietato consumare alcolici sul terreno dell'Università) Le famose Southern Belles.
La politica del grande Sud americano è affare complicato e per nulla lineare, e l'incontro con questo gruppo di belle signore benestanti del Mississippi conferma le aspettative. Le tre repubblicane, Mary Garrett, Larke Landis e Ann Marshall, iniziano la loro chiacchierata raccontandomi della delusione che ha rappresentato per loro George W. Bush, dell'opposizione alla guerra in Iraq, del sostegno al diritto all'aborto, dei dubbi su Sarah Palin e infine lanciando aperture persino su una riforma sanitaria che aiuti i meno abbienti a avere accesso all'assistenza medica. Naturalmente confusa, ho chiesto conferma che fossero davvero repubblicane -- mentre l'amica democratica ridacchiava in sottofondo.
Mary e Larke annuiscono con decisione. Per Mary il problema è che Obama fa promesse eccessive e non riuscirà mai a portare a termine tutte le riforme che ha indicato nel suo programma elettorale: "Solo Dio potrebbe riuscire a fare tanto," mi ha detto Mary. McCain non viene visto in una luce particolarmente positiva e la domanda che si pone Mary è: "Come faranno a pagare per tutto quello che promettono? Tagliano la sicurezza sociale o le proprie guardie del corpo?"
Anche per Larke, né McCain né Obama sono prospettive allettanti e McCain è semplicemente il minore tra i due mali. La ragione è principalmente l'esperienza del Senatore dell'Arizona, in particolare in fatto di politica estera e sicurezza nazionale. Molti americani dicono di sentirsi più sicuri con McCain come comandante in capo che con Obama.
Ann, alla fine della nostra conversazione, confessa di essere molto indecisa. Di famiglia repubblicana ha un figlio che si è trasferito in California per lavorare nel settore dell'alta tecnologia, che è diventato democratico, e che la chiama tutti i giorni per convincerla a votare Obama. E lei pare incline a scegliere, per la prima volta nella vita, un candidato non repubblicano. La preoccupazione di Ann, che viene da una famiglia di medici, è che Obama nazionalizzi la sanità: "Se vai in quei posti in cui l'assistenza sanitaria e' pubblica, ti accorgi che nessuno vuole più fare il dottore perché gli stipendi dei medici sono troppo bassi. Ecco io non voglio rischiare di perdere la qualità dei nostri medici," mi ha detto Ann. Nonostante sia contraria all'idea di un sistema sanitario nazionale, appare in realtà aperta all'idea di una riforma che vada nella direzione di un'espansione del sistema, affinché anche coloro che non si possono permettere l'assicurazione privata vengano in qualche modo coperti. Dopo avermi confuso completamente le idee su cosa significhi essere repubblicani e cosa significhi essere democratici, Ann ammette di essere confusa lei stessa e spiega la politica del suo stato con la tradizione: "Quando ero bambina, se eri un bianco in Mississippi dovevi essere repubblicano. Tutti sono repubblicani."
E questa è anche la spiegazione di Bob Monge, il professore di giurisprudenza dell'Università del Mississippi che mi ospita per la notte. Bob si è trasferito appena un anno fa da Kennenbunk in Maine, residenza dell'ex Presidente George H.W. Bush e si sta inserendo nella piccola comunità conservatrice di Oxford. "Sono tutti repubblicani perché le loro mamme e i loro papà erano repubblicani," mi ha detto Bob dei suoi nuovi concittadini. "Però penso che le cose stiano pian piano cambiando e mi sorprendo spesso di quanto aperta e progressista possa essere la gente del Mississippi, in particolare su certe tematiche."
Una cosa è certa: la signora democratica con cui ho parlato giovedì sera ha ragione a dire che Oxford e' piena di belle ragazze. Sul Grove, il prato dove gli studenti e la gente del posto ha seguito il dibattito su un mega-schermo, c'erano tantissime biondine in abiti da cocktail che sorseggiavano alcolici malcelati in contenitori di plastica (è vietato consumare alcolici sul terreno dell'Università) Le famose Southern Belles.
1 commento:
e pensare che nel 1876 per un bianco del Sud era "obbligatorio" essere democratico, poichè il Partito Repubblicano di Lincoln aveva promosso l'abolizione della schiavitù. come cambia il mondo!
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