Washington DC - Gli ultimi sondaggi mostrano un crescente vantaggio di Barack Obama su John McCain -- a livello nazionale e negli stati contesi. Nonostante sia ancora troppo presto per considerare chiusa la competizione elettorale, le speranze dei repubblicani di mantenere il controllo sulla Casa Bianca sono in costante diminuzione. Il duetto McCain/Palin è aggrappato a un filo sempre più sottile e la sua sorte dipende ormai interamente da un qualche ribaltamento inatteso.
Si potrebbe trattare di un errore grossolano di Obama o di un colpo di genio di McCain. E ancora, potremmo assistere a un evento di proporzioni tali da sconvolgere la scena internazionale e spostare l'attenzione degli elettori americani dalla crisi finanziaria -- argomento che favorisce Obama. Naturalmente tutti ricordano con orrore gli attentati dell'11 settembre, oppure quello della stazione di Atocha a Madrid (avvenuto poco prima delle elezioni nazionali che hanno portato Zapatero alla vittoria), oppure ancora dell'attentato all'aeroporto di Glasgow nel 2007 (a breve distanza dall'insediamento di Gordon Brown a Downing Street).
Fatto è che anche i centri di ricerca più importanti di Washington DC -- e in particolare quelli di tendenze conservatrici -- ormai persa la speranza che la campagna elettorale possa, di per sé, riservare novità importanti, si stanno dedicando a riflessioni e analisi sui possibili, ma relativamente poco probabili, Se che potrebbero davvero cambiare le carte in tavola.
Il 23 ottobre, ad esempio, l'American Enterprise Institute, uno tra i think tank più conservatori, organizzerà un incontro dal titolo "When disasters strike", in cui un gruppo di esperti discuteranno di cosa preveda la legge elettorale nel caso che uno o più candidati alla presidenza o vice-presidenza muoiano in seguito a un attentato terroristico e, ancora, nel caso che una catastrofe naturale della magnitudine dell'Uragano Katrina devasti una o più parti degli Stati Uniti nelle settimane precedenti il voto.
Qualche giorno prima, sempre AEI, inviterà esperti della Facolta' di Giurisprudenza di Georgetown University per una simulazione di un possibile caso McCain vs. Obama, sul modello di quello che avvenne nel 2000 tra Bush e Gore.
Anche al National Press Club si discuterà, questo giovedì, di voti elettorali e di cosa potrebbe capitare nel caso di un possibile pareggio tra i due candidati alla Casa Bianca. Amy Bunk, Direttore per gli Affari Legali e le Politiche del Registro Federale, interverrà per spiegare in dettaglio il funzionamento del sistema del collegio elettorale in modo da preparare i giornalisti che stanno coprendo la campagna elettorale all'eventualità di un riconteggio dei voti in stile Florida 2000.
Si potrebbe trattare di un errore grossolano di Obama o di un colpo di genio di McCain. E ancora, potremmo assistere a un evento di proporzioni tali da sconvolgere la scena internazionale e spostare l'attenzione degli elettori americani dalla crisi finanziaria -- argomento che favorisce Obama. Naturalmente tutti ricordano con orrore gli attentati dell'11 settembre, oppure quello della stazione di Atocha a Madrid (avvenuto poco prima delle elezioni nazionali che hanno portato Zapatero alla vittoria), oppure ancora dell'attentato all'aeroporto di Glasgow nel 2007 (a breve distanza dall'insediamento di Gordon Brown a Downing Street).
Fatto è che anche i centri di ricerca più importanti di Washington DC -- e in particolare quelli di tendenze conservatrici -- ormai persa la speranza che la campagna elettorale possa, di per sé, riservare novità importanti, si stanno dedicando a riflessioni e analisi sui possibili, ma relativamente poco probabili, Se che potrebbero davvero cambiare le carte in tavola.
Il 23 ottobre, ad esempio, l'American Enterprise Institute, uno tra i think tank più conservatori, organizzerà un incontro dal titolo "When disasters strike", in cui un gruppo di esperti discuteranno di cosa preveda la legge elettorale nel caso che uno o più candidati alla presidenza o vice-presidenza muoiano in seguito a un attentato terroristico e, ancora, nel caso che una catastrofe naturale della magnitudine dell'Uragano Katrina devasti una o più parti degli Stati Uniti nelle settimane precedenti il voto.
Qualche giorno prima, sempre AEI, inviterà esperti della Facolta' di Giurisprudenza di Georgetown University per una simulazione di un possibile caso McCain vs. Obama, sul modello di quello che avvenne nel 2000 tra Bush e Gore.
Anche al National Press Club si discuterà, questo giovedì, di voti elettorali e di cosa potrebbe capitare nel caso di un possibile pareggio tra i due candidati alla Casa Bianca. Amy Bunk, Direttore per gli Affari Legali e le Politiche del Registro Federale, interverrà per spiegare in dettaglio il funzionamento del sistema del collegio elettorale in modo da preparare i giornalisti che stanno coprendo la campagna elettorale all'eventualità di un riconteggio dei voti in stile Florida 2000.
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