Birmingham, Alabama -- Lasciata la chiesa battista e afro-americana su 16th Street, mi dirigo verso le colline fuori Birmingham. Questa la seconda parte del mio incontro con la vita religiosa dell'Alabama.
La mega-chiesa presbiteriana Briarwood si trova a poche miglia fuori Birmingham e offre al visitatore un panorama completamente diverso. Briarwood, che fu fondata nel 1960, e' considerata il simbolo della Presbyterian Church of America, una organizzazione creata nel 1973 proprio a Briarwood da 250 chiese deluse dal fatto che la chiesa presbiteriana mainstream era diventata troppo progressista. La congregazione conta oggi circa 4.200 membri. Il complesso di Briarwood comprende una scuola cristiana, con 1900 studenti dall'asilo alle superiori, e un seminario. Nel 1988 Briarwood si trasferi' in questo enorme edificio sulle colline fuori citta', la cui costruzione costo' 32 milioni di dollari. Nel 1998 fu fatta una prima aggiunta, da 5,5 milioni di dollari e questo ottobre deve cominciare la costruzione di una seconda ala del complesso per un totale di quasi 30 milioni di dollari. "Abbiamo bisogno di piu' spazio perche' non ci stiamo piu'," dice Stan Goebel. "Abbiamo bisogno di posti auto, uffici per i dipendenti, e costruiremo anche un nuovo centro giovani di circa 3000 metri quadrati," aggiunge Goebel, che e' un missionario e di mestiere attraversa i quartieri poveri di Birmingham per parlare alla gente di Gesu'.
Mentre il sole tramonta lentamente sui sobborghi collinari di Birmingham, SUV massicci entrano nel parcheggio alberato fuori dalla chiesa. Coppie anziane, famiglie con bambini piccoli, e tantissimi ragazzi giovani, entrano nell'imponente edificio di mattoni rossi. La messa delle 18 e' solo l'ultima di una lunga serie -- Briarwood offre la messa anche alle 8 e alle 11 del mattino e inoltre organizza cosidette messe etniche in spagnolo, coreano e giapponese durante tutto l'arco della giornata. "Mi ricordo di aver appreso, a certo punto, che le attivita' settimanali di Briarwood toccavano quota mille," dice Glenda Wood, una casalinga che fa volontariato in chiesa circa 15 ore a settimana e che sta spingendo un carello carico di documenti in giro per l'atrio spazioso.
L'interno della chiesa e' un ottagono di stucco bianco scintillante, con un grande palcoscenico sul retro, su cui si erge il pulpito. Due enormi schermi televisivi ad alta televisione coprono le due pareti affianco al palcoscenico. Durante la messa le parole delle canzoni cristiane in stile pop suonate da un giovane con una chitarra e da una donna con un violino scorrono sui due schermi. Le televisioni mostrano anche una presentazione in PowerPoint che riassume i punti principali del sermone del Reverendo Harry Reeder.
Durante la messa non c'e' menzione alcuna di questioni politiche e l'omelia del Pastor Reedeer e' interamente incentrata su complicati dettagli teologici che e' a tratti difficile comprendere. Briarwood porta avanti una teologia pura e basata strettamente sulla lettura testuale della Bibbia e fonda la sua missione su un'attivita' di proselitismo: "Questa e' una chiesa militante," dice il Reverendo Reeder durante il sermone, "e' sara' trionfante." Briarwood e' conosciuta persino per gruppi chiamati Embers to Flame (Tizzoni sulla Fiamma), ovvero delle squadre di missionari incaricati di girare per il paese e per il mondo per rienergizzare la fede in quelle congregazioni che si sentono in difficolta'.
"Crediamo che la parola di Gesu' salvi le persone. Noi offriamo la nostra mano e vediamo chi e' pronto a rispondere," spiega il Reverendo Reeder, che e' diventato il responsabile di questa congregazione nove anni fa. Come il Reverendo Price di 16th Street Church, anche lui ha deciso di non predicare in favore ne di McCain ne di Obama: "Sono convinto che sia un mio diritto se volessi farlo, ma non penso sia giusto nei confronti dei miei parrochiani. Non diciamo alla gente in che modo votare," commenta Reeder. Allo stesso tempo, proprio come accade nella chiesa sulla sedicesima, anche Reeder confessa di parlare con i propri fedeli delle tematiche che la comunita' di Briarwood ritiene importanti. "Crediamo nella santita' della vita, che comincia al momento del concepimento, e che deve essere protetta. Cosi' come crediamo nella santita' del matrimonio quale l'unione tra un uomo e una donna," dichiara il Reverendo.
Briarwood ha al suo interno una serie di congregazioni etniche, create per coloro che preferiscono pregare nelle loro lingue madri. Gli afro-americani pero' sono davvero pochi: "Stiamo diventando piu' diversi ma non quanto mi piacerebbe. Gli afro-americani costituiscono forse il 10% della congregazione," racconta il Reverendo Reeder.
Il militantismo avanzato da Briarwood diventa presto visibile. Alla fine della messa, mentre non e' semplice riuscire a parlare con i parrochiani regolari, si viene immediatamente circondati da tutti coloro che sono direttamente coinvolti nelle attivita' della chiesa e che sono piu' che contenti di offrire la propria opinione. Il missionario Stan Goebel, un motociclista appassionato di Valentino Rossi e che e' venuto a messa con il casco e i pantaloni di pelle, dice che gli piace Briarwood perche' e' una chiesa in cui uno si sente protetto e al contempo incoraggiato. Goebel ha 55 anni e non e' mai stato sposato. Ha cominciato le sue attivita' di proselitismo nel 1979. Di questi tempi vede l'impatto della crisi economica sui quartieri poveri che frequenta durante il giorno, e persino sul gruppo degli amici motocilisti, che "escono in moto molto meno spesso per via del prezzo della benzina." Goebel ammette di non aver seguito la campagna elettorale con attenzione: "In generale sono un tipo piu' da John McCain, per via delle mie convinzioni sull'aborto e sull'omosessualita," dice Goebel aggiugendo che gli piace molto Sarah Palin perche' e' una donna intelligente e con valori solidi.
Seduta con i suoi tre bambini una panchina piu' in la', Jacklynn Gothard, trentatreenne originaria del Mississippi, e' anch'essa una fan di Palin. Infermiera al Brookwood Medical Center la signora Gothard e' spostata con un pastore che e' stato trasferito a Briarwood da Chicago di recente. "Votero' e votero' repubblicano," dichiara convinta. Poi spiega che il suo sara' piu' che altro un voto contro Barack Obama, di cui dice di non fidarsi per niente. Come tanti americani, anche Jacklynn e' preoccupata per l'economia. E come tanti altri cittadini di questa citta' spalmata su un territorio molto esteso e in cui bisogna utilizzare la macchina per andare ovunque, la signora Gothering dice di aver cominciato ad organizzare le attivita' di famiglia diversamente, cosi' da radunare piu' viaggi i uno e risparmiare sulla benzina. Di conseguenza, votera' sulla base di problematiche quali l'energia. Una cristiana conservatrice, Jacklynn Gothard votera' anche sulla base delle proprie convinzioni quanto a aborto e matrimonio. Alla domanda, "Che cosa speri per i tuoi figli?", la signora Gothard dichiara: "Voglio che si ritorni a valori piu' tradizionali e a un mondo piu' semplice, in cui si capisca meglio dove sta il bene e dove sta il male."
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