venerdì 9 gennaio 2009

Il nuovo Congresso in difesa delle pari opportunita’

Washington D.C. - Si e’ aperto questa settimana il 111mo Congresso degli Stati Uniti e, gia’ venerdi’, la Camera dei Deputati ha votato a favore di un doppio disegno di legge in difesa delle pari opportunita’.

I Deputati hanno passato, con una maggioranza di 247 voti a 171, una misura denominata HR11 volta a rafforzare l’abilita’ dei lavoratori di combattere casi di discriminazione a livello di stipendio. Se approvata in via definitiva, tale HR11 rovescierebbe una sentenza del 2007 della Corte Suprema che stabilisce un termine massimo di 180 giorni dall’inizio della discriminazione, entro il quale un impiegato deve agire affinche’ la propria azione legale venga presa in considerazione.

La Camera ha anche approvato una seconda proposta di legge (HR12), che impone a quei datori di lavoro che vogliano giustificare stipendi diseguali fra i propri dipendenti uomo e donna di dimostrare che tale diseguaglianza e’ una conseguenza diretta del tipo di lavoro svolto dall’individuo e delle responsabilita’ sostenute. HR12 ha ricevuto 256 voti favorevoli contro 163 contrari.

HR11 e HR12 sono state integrate in un disegno di legge complessivo intitolato Lilly Ledbetter Bill e poi mandato al Senato per la necessaria approvazione.

Lilly Ledbetter e’ una donna dell’Alabama che, impiegata come responsabile di settore presso un impianto per la produzione dei pneumatici Goodyear, scopri’ qualche anno fa, e dopo venti anni di lavoro, di essere pagata circa il venti percento in meno del peggio pagato tra i propri colleghi uomini. Ledbetter decise allora di fare causa. Il suo caso e’ arrivato fino alla Corte Suprema che, nel 2007, ha stabilito con una maggioranza di 5 giudici contro 4 che, siccome Ledbetter non aveva iniziato l’azione legale entro 180 giorni dal primo stipendio di tipo discriminatorio (il problema fu appunto che Ledbetter non aveva idea di essere vittima di discriminazione sul posto di lavoro), ella non avrebbe avuto diritto ai 4 milioni di dollari che i tribunali di grado inferiore le avevano assegnato come risarcimento.

Ledbetter e’ diventata cosi’ un simbolo della lotta per le pari opportunita’. Il passaggio del Lilly Ledbetter Bill ha naturalmente un alto valore simbolico. Si tratta del tentativo di una Camera dei Deputati a stragrande maggioranza democratica di imporre con forza i toni della nuova legislatura.

Il problema rimane il passaggio della legge al Senato. Ci vogliono sessanta voti su cento per contrastare l’opposizione e ad oggi, anche contando il forse neo-eletto Al Franken del Minnesota, il partito dell’asinello conta solo 59 senatori. E i repubblicani hanno gia’ dimostrato di non amare questa proposta di legge quando ne hanno bocciata una estremamete simile durante lo scorso Congresso. Il Senato potrebbe votare sul disegno di legge entro la fine del mese.

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