martedì 6 maggio 2008

Clinton non piace agli indipendenti

Washington D.C. - Nonostante le elezioni generali di novembre siano ad anni luce di distanza nel giorno in cui si vota in Indiana e North Carolina, uno sguardo agli exit-poll delle primarie fin qui condotte offre una prospettiva interessante sul difficile rapporto tra Hillary Clinton e gli elettori che sono registrati come indipendenti.
Secondo il sistema di voto delle primarie democratiche, in una serie di stati, ma non in tutti, costoro hanno diritto di esprimere la propria preferenza nonostante non siano elettori fedeli al partito.
Dei 30 stati di cui si hanno gli exit-poll, Clinton ha vinto il voto di costoro solo in 3: Arizona, Massachusetts e Rhode Island, ed ha pareggiato in Alabama. Nonostante alcuni dei sostenitori di Clinton hanno fatto presente che la maggior parte di queste primarie si sono tenute prima della polemica sul Reverendo Wright, uno sguardo ai risultati di Ohio e Pennsylvania (primarie effettuate l'una subito prima e l'altra subito dopo la vicenda del pastore della United Church) sembrerebbe confermare la stessa tendenza anche nel dopo-Wright.
Infatti Obama ha vinto con piu' facilita (54% a 46%) il voto degli indipendenti in Pennyslvania che quello in Ohio (50% a 48%), quando invece si sarebbe dovuto verificare il contrario.
Secondo il blog Daily Kos questa e' un'indicazione chiara del fatto che il vantaggio di Obama e' piu' importante di quello di Clinton. Infatti, sara' molto piu' facile per Obama mobilitare a proprio favore la base democratica che per Clinton riuscire a conquistare il cuore degli indipendenti". E si sa che le elezioni sono decise proprio da essi.
A questo link tutti gli exit-poll di Rasmussen: http://www.dailykos.com/storyonly/2008/5/6/12118/85843/484/510052

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