Washington D.C. - Tutti si ricordano della Florida del novembre 2000, del conteggio e riconteggio dei voti per le elezioni presidenziali tra George W. Bush e Al Gore, della campagna repubblicana per escludere dal voto la minoranza afro-americana e per invalidare le schede di quanti piu' elettori democratici possibili.
Ebbene, la campagna del partito dell'elefante contro le cosidette "voter fraud", nome in codice del tentativo repubblicano di utilizzare i dettagli piu' tecnici della legge elettorale per impedire la partecipazione di quei gruppi di cittadini che tendenzialmente gli sono ostili, continua instancabile.
L'ultimo teatro del confronto e' il Texas, e il protagonista e' l'Attorney General Greg Abbott, un repubblicano eletto nel 2002. Due anni fa circa, Abbott ha cominciato una crociata contro quella che ha definito un'epidemia di frodi elettorali in Texas e si e' persino riuscito a far dare 1,4 milioni di dollari dal governo federale per condurre la propria battaglia.
Ieri, il Dallas Morning News ha pubblicato un riepilogo dei risultati ottenuti fino ad ora. Ad oggi, Abbott e' riuscito a mettere in piedi 26 casi (molti dei quali hanno a che vedere con il 2004), tutti diretti contro elettori democratici, e tutti contro cittadini appartenenti ai gruppi piu' vulnerabili della societa', minoranze etniche oppure anziani ed infermi. Di questi 26 casi solamente otto sono risultati essere frodi vere e proprie, mentre i rimanenti 18 riguardano schede via posta che sono state correttamente compilate ed inviate.
Ebbene, la campagna del partito dell'elefante contro le cosidette "voter fraud", nome in codice del tentativo repubblicano di utilizzare i dettagli piu' tecnici della legge elettorale per impedire la partecipazione di quei gruppi di cittadini che tendenzialmente gli sono ostili, continua instancabile.
L'ultimo teatro del confronto e' il Texas, e il protagonista e' l'Attorney General Greg Abbott, un repubblicano eletto nel 2002. Due anni fa circa, Abbott ha cominciato una crociata contro quella che ha definito un'epidemia di frodi elettorali in Texas e si e' persino riuscito a far dare 1,4 milioni di dollari dal governo federale per condurre la propria battaglia.
Ieri, il Dallas Morning News ha pubblicato un riepilogo dei risultati ottenuti fino ad ora. Ad oggi, Abbott e' riuscito a mettere in piedi 26 casi (molti dei quali hanno a che vedere con il 2004), tutti diretti contro elettori democratici, e tutti contro cittadini appartenenti ai gruppi piu' vulnerabili della societa', minoranze etniche oppure anziani ed infermi. Di questi 26 casi solamente otto sono risultati essere frodi vere e proprie, mentre i rimanenti 18 riguardano schede via posta che sono state correttamente compilate ed inviate.
Il problema di queste schede e' che esse sono state compilate da votanti che, per una ragione o per l'altra (e solitamente perche' infermi e incapaci di lasciare la propria abitazione), dopo aver votato e messo la propria scheda in busta chiusa, l'hanno affidata a vicini, amici o volontari perche' la portassero all'ufficio postale.
Purtroppo, in situazioni di questo genere, la legge prevede che il messaggero aggiunga il proprio nome ed indirizzo sulla busta, cosa che invece non e' successa nei 18 casi in questione. Secondo la legge, il fatto e' sufficiente a condannare i cittadini coinvolti alla pena prevista (normalmente una multa).
E secondo il paladino Abbott, questi crimini efferrati sono sufficienti a richiedere un contributo di 1,4 milioni di dollari da Washington e a perseguire gli anziani e invalidi del Texas, a patto che siano democratici naturalmente.
Purtroppo, in situazioni di questo genere, la legge prevede che il messaggero aggiunga il proprio nome ed indirizzo sulla busta, cosa che invece non e' successa nei 18 casi in questione. Secondo la legge, il fatto e' sufficiente a condannare i cittadini coinvolti alla pena prevista (normalmente una multa).
E secondo il paladino Abbott, questi crimini efferrati sono sufficienti a richiedere un contributo di 1,4 milioni di dollari da Washington e a perseguire gli anziani e invalidi del Texas, a patto che siano democratici naturalmente.
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