Washington D.C. - "George W. Bush, verra' ricordato come il Comandante in Capo, ma non solo. E' stato sopra ogni altra cosa un presidente che ha avuto il coraggio di farsi carico dell'obbligo morale che appartiene alla nazione guida del mondo libero" scrive Silvio Berlusconi su Time Magazine.
Ebbene si', avete sentito bene, Berlusconi e' stato invitato dal sito web del noto settimanale americano a commentare i successi della presidenza Bush sul numero corrente della rivista. Ogni anno Time pubblica una lista delle cento personalita' piu' influenti al mondo ed ospita i pensieri di altri personaggi famosi a proposito di coloro che vengono selezionati. Quest'anno Bush e' tra i vincitori.
Berlusconi non e' considerato una celebrita' di particolare rilievo negli Stati Uniti e, come Primo Ministro, viene guardato con sospetto dalla maggior parte dei media e dei politici americani, inclusa la destra. Viene allora da pensare che Time non sia riuscito a trovare nessuno di meglio che fosse disposto a scrivere un elogio del presidente americano.
Del resto, proprio nel mese di aprile, il tasso di disapprovazione di George Bush da parte dei cittadini americani ha raggiunto il record storico del 71%, e, a livello internazionale, sono rimasti in pochi a mostrare stima sincera per l'amministrazione Bush. Persino l'attuale candidato repubblicano alla Casa Bianca John McCain mostra imbarazzo nel gestire l'eredita' della presidenza Bush durante la propria campagna elettorale. Per fortuna c'e' l'amico fedele Silvio.
C'e' infine anche da chiedersi quale sia lo stato del giornalismo americano, che arriva a domandare a Berlusconi di scrivere di Bush. Forse non e' un caso che il sito web di The Onion stia celebrando la morte della carta stampata proprio in questi giorni:
Nessun commento:
Posta un commento