giovedì 8 maggio 2008

Si ritira, non si ritira, e per ritirarsi cosa chiede?

Washington D.C. - Salgono da ogni parte, persino tra le file dei suoi sostenitori, le pressioni a che Hillary Clinton si ritiri dalle primarie democratiche e accetti l'incoronazione di Barack Obama a candidato dell'asinello per le presidenziali di novembre. E al contempo cominciano le speculazioni su cio' che la ex-first lady potrebbe chiedere al Senatore dell'Illinois per venir definitivamente convinta ad abbandonare la gara.
Dan Conley offre la propria analisi su Salon, ispirata alla storia della campagna elettorale del 1994 per il posto di Senatore della Virginia tra il Senatore in carica Chuck Robb e l'allora Governatore Doug Wilder. Conley elenca tre richieste che la Senatrice di New York potrebbe avanzare in cambio del proprio ritiro:
Innanziutto, Hillary potrebbe chiedere ad Obama - le cui finanze, si sa, sono incredibilmente floride - di ripagare parte dei debiti che sta contraendo per mandare avanti la propria campagna elettorale. Clinton deve pero' stare attenta a non esagerare con le pubblicita' accusatorie e a non protrarre la corsa per la nomination troppo a lungo, perche' in tal caso Obama potrebbe non essere piu' interessato a trovare una soluzione pacifica alla vicenda.
In secondo luogo, la Senatrice di New York vorra' comunque vedere riconosciuta la propria importanza politica, e l'impatto esercitato dalla propria candidatura sulle politiche del partito democratico. Il modo piu' semplice per fare cio' e' di domandare che Obama sottoscriva, da candidato del partito, il programma di Clinton per la sanita', ad esempio.
Infine, Hillary Clinton richiedera' che gli venga concesso il cosidetto diritto di rifiutare l'incarico di Vice-Presidente, e dunque vorra' essere la prima a cui viene offerto il lavoro. Anche se probabilmente Clinton non ha intenzione di accettare, e' naturale pensare che la ex-first lady voglia avere voce in capitolo e che desideri influenzare la scelta del VP.
Si trattera' di vedere cosa accade davvero nel momento in cui Clinton decide di abbandonare, probabilmente non prima del 15 giugno, data in cui si terranno le ultime primarie a Portorico.
Per quanto riguarda la sponda repubblicana, anche McCain ha cominciato ad affrontare il tema Vice-presidente. Per ora pero' si rifiuta di farlo seriamente e si e' limitato, mercoledi' sera, ad apparire sul programma satirico The Daily Show di Jon Stewart ed annunciare che offrira' il posto ad uno dei personaggi fittizi del telefilm comico The Office. Stewart, da par suo, suggerisce a McCain di scegliere proprio Hillary Clinton, una mossa che di certo prenderebbe tutti di sorpresa. Qui sotto lo spezzone dell'ultima uscita comico/televisiva di McCain in cui si parla della vice-presidenza.

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