Si e' votato domenica a Puerto Rico (non ancora uno stato dell'unione, ma un protettorato). Come si prevedeva la Senatrice di New York ha vinto con grande facilita', ricevendo il 68% dei voti contro il 32% di Barack Obama. Puerto Rico mette in palio 55 delegati. Il numero preciso di quanti andranno a Clinton e quanti ad Obama non e' ancora stato determinato.
Sabato invece si e' riunito a Washington il Rules and Bylaws Committee del Partito Democratico, per decidere definitivamente del voto nelle primarie di Florida e Michigan. Contrariamente a quanto richiesto da Clinton, le delegazioni dei due stati verranno ridotte alla meta'. In Florida i delegati verranno assegnati secondo le percentuali di voto mentre per il Michigan (dove solo Clinton appariva sulla scheda), i delegati sono stati divisi 69 a 59, rispettivamente per Clinton e Obama. Nonostante la ex-first lady guadagni cosi' 29 delegati in piu' di Obama, la cifra non e' sufficiente a spostare l'esito ormai scontato delle primarie democratiche.In sostanza, si sta avvicinando sempre' piu' il momento in cui Hillary Clinton dovra' abbandonare la gara. Sono rimaste ormai solo le primarie di South Dakota e Montana, dove si vota martedi' e dove Obama e' favorito. Dopo di che, la previsione e' che Clinton annunciera' il ritiro.
Paradossalmente, questo avverra' dopo che la Senatrice ha portato a casa 7 delle 13 primarie tenutesi dopo il 4 marzo, ricevendo 6.6 milioni di voti contro i 6.1 portati a casa da Obama.
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