domenica 31 agosto 2008

Il mondo secondo un Cristiano conservatore

Saint Paul, MN - La Cattedrale di Saint Paul fu costruita nel 1904 su St. Anthony Hill e oggi ha una bella vista sul centro citta'. Nel pomeriggio di domenica, il gruppo dei Cattolici conservatori del Partito Repubblicano si e' ritrovato qui per una visita guidata della chiesa, per seguire la messa delle cinque e per conoscersi meglio, nella speranza di creare una voce comune piu' forte e far si' che i valori del Cattolicesimo abbiano una infuenza maggiore all'interno del partito.
In attesa di poter parlare con i delegati durante il ricevimento che ha avuto luogo nel cortile retrostante la Cattedrale dopo la fine della Messa, mi sono ritrovata a parlare a lungo con Michael Seitz, portinaio della Cattedrale per hobby e proprietario di un negozio di arte a buon mercato a Saint Paul.
"Come Cristiano conservatore, ti devo confessare", ha cominciato Seitz, "non sono solo felice della scelta di Sarah Palin come candidata Vice-Presidente, ne sono entusiasta. Quello che ha fatto in soli due anni in Alaska, il modo in cui ha cominciato a combattere la corruzione, cosi' dilagante in quello stato ricco per via del petrolio, e' davvero incredibile."
Naturalmente, da Cristiano conservatore, Seitz e' particolarmente soddisfatto della inflessibile opposizione all'aborto di Sarah Palin: "Sarah ha mostrato di amare tutte le forme di vita. I Democratici usano lo stupro, l'incesto o le malformazioni di vario genere, per giustificare l'aborto. Sarah invece, nonostante sapesse che il suo bimbo piu' piccolo sarebbe nato con la sindrome di down, ha scelto di tenerlo. L'idea di avere un Vice-Presidente che puo' mostrare al mondo come sono veramente gli Americani e quale sia il significato dell'amore e' entusiasmante. Sarah e' la persona migliore al mondo, e' come Madre Teresa." Chiarita la sua posizione quanto alle malattie genetiche, gli ho chiesto allora cosa ne pensi dell'aborto nel caso di stupro o incesto. "Non si deve punire il bambino. Lasciamo che il bambino nasca, diamolo in adozione. Cio' che di terribile e' capitato non si puo' cancellare uccidendo il bambino", mi ha detto Seitz.
Per altro, Seitz non e' apparso per nulla preoccupato della giovane eta' e inesperienza di Palin, che - considerato come McCain non sia piu' un bambino - potrebbe rivestire un ruolo davvero importante in un'eventuale nuova amministrazione repubbicana. L'argomento proposto in difesa di Palin e' quello per cui i repubbicani hanno tanto criticato i democratici sostenitori di Obama: "Guarda a Lincoln, prima di diventare presidente era stato al Congresso solo due anni. Eppure e' considerato il nostro miglior presidente di sempre."
Finito l'elogio di Palin, e' cominciato quello di George W. Bush, in particolare per quanto riguarda la politica medio-orientale. "Vedi," mi ha spiegato Seitz, "quelli che stavano dietro l'undici settembre erano tutti ragazzi ricchi provenienti dall'Arabia Saudita. Pero' non si poteva cominciare dall'Arabia Saudita. Bisognava cominciare o dall'Iran o dall'Iraq. Bush ha scelto di cominciare dall'Iraq. Se riusciamo a portare la democrazia in Iraq, allora anche l'Arabia Saudita dovra' seguire. Nel frattempo, l'Iraq puo' diventare un paese in piu' a proteggere Israele dall'Iran." Per altro non si puo' accusare Seitz di non avere esperienza personale con il conflitto; il figlio e' nell'esercito ed e' appena rientrato dal terzo turno di servizio in Iraq. "Questo e' stato il mio sacrificio personale." Nonostante questo, Seitz apprezza Bush come stratega: "Penso che Bush sia il Presidente piu' simile a Lincoln, perche' guarda situazione geo-politica complessiva."
La conversazione si e' poi spostata sul tema dell'immigrazione: "Quelli che immigrano illegalmente sono tutti dei poveracci. I Democratici li vogliono lasciare entrare perche' sanno che diventeranno anche loro democratici. I Repubblicani invece li lasciano entrare perche' sperano di poterci fare dei soldi, facendoli lavorare per lunghe ore e a salari bassissimi. Questo e' ingiusto", pensa Seitz, per poi concludere che "queste persone non bisogna lasciarle entrare, e quando entrano bisogna rimandarle al loro paese."
Anche in tema di crisi economica, Seitz non risparmia critiche a nessuno. "L'economia e' in difficolta' perche', ad un certo punto, i Democratici hanno deciso che tutti gli Americani avevano il diritto di comprarsi casa, anche quelli che non avevano uno stipendio. Allo stesso tempo i Repubblicani hanno visto in questa gente una nuova possibilita' di guadagno, grazie ai mutui di cui avevano bisogno. E cosi' oggi il valore degli immobili sta crollando e stiamo attraversando una crisi economica."
In sostanza, pensa Seitz, "Bush e' il migliore presidente della storia americana per quanto riguarda la politica estera, ma non e' stato conservatore a sufficienza in fatto di economia." Il contrario di Reagan, "che ha fatto grandi cose per l'economia, pero' ha armato l'Iran e lasciato che 239 dei nostri marines fossero ammazzati in Libano."

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