lunedì 1 settembre 2008

Le donne del Partito Repubblicano

Saint Paul, MN - Il gruppo dei cattolici conservatori del Partito Repubblicano si e' ritrovato domenica pomeriggio alla Cattedrale di Saint Paul. Dopo la fine della messa delle 5, celebrata eccezionalmente dall'Arcivescovo, i delegati alla convention del GOP si sono spostati nel cortile retrostante la Cattedrale per un ricevimento a base di vino e formaggio.
All'evento era palpabile l'entusiasmo per la scelta di John McCain di scegliere la governatrice dell'Alaska Sarah Palin come propria vice-presidente: "In fin dei conti, il nostro obbiettivo e' trovare un candidato che puo' rappresentare i valori cattolici," mi ha detto la vice-segretaria del Partito Repubblicano del Minnesota Dorothy Fleming. "Su alcune tematiche non accettiamo compromessi: ad esempio il matrimonio, l'aborto, l'eutanasia attiva, e la ricerca sulle cellule embrionali". Di conseguenza, i Cristiani conservatori non posso che essere estremamente soddisfatti di Sarah Palin.
Per la maggior parte di coloro che erano presenti alla Cattedrale di Saint Paul domenica, l'aspetto piu' promettente della giovane governatrice e' proprio la sua lotta contro l'aborto: "Su questo tema Palin ha mostrato gia' la propria coerenza personale, quando ha deciso di far comunque nascere il suo figlio piu' piccolo nonostante sapesse che sarebbe nato con la sindrome di down," ha sottolineato Fleming, riccorrendo ad una storia che e' stata pubblicizzata fin dal primo momento in cui McCain ha scelto Palin.
"Siamo tutti molto felici di Sarah," si e' detta d'accordo Sheryl Holland, un delegato dal Texas, "Sarah mostra a tutti che non siamo piu' i soliti vecchi repubblicani". E' interessante notare che molti dei commenti positivi fatti dai repubblicani a proposito di Palin sono gli stessi che i democratici fanno a proposito di Obama da mesi. "Per me e' davvero un'ispirazione vedere come Sarah e' riuscita ad avere successo in cosi' breve tempo, soprattutto considerato il fatto che viene da origini molto umili. E' un esempio di come in America chiunque ce la puo' fare", ha detto Holland, che ha cominciato a fare politica attiva in risposta all'annuncio della candidatura di Barack Obama circa un anno fa. "Mio marito e' morto in Iraq e non sono per nulla d'accordo con il piano di ritiro proposto da Obama", mi ha spiegato.
"Io sono innamorata dei nostri candidati repubblicani," ha fatto seguito Toni Anne Dashiell, delegata e Presidente del gruppo Texas Republican Women: "non riesco ad immaginare una combinazione piu' forte per rappresentare cambiamento e riforma". Secondo Dashiell, Palin ha gia' avuto un effetto sulle elettrici donne, anche su quelle sostenitrici di Hillary Clinton che ancora non hanno digerito la vittoria di Barack Obama: "Ho gia' incontrato tre donne democratiche che mi hanno detto che voteranno per McCain per via di Sarah. Dopo tutto, e' una donna completa, una madre e un leader che ha mostrato gia' di voler combattere la corruzione. E' una che puo' dire a tutte le nostre giovani che anche loro possono diventare donne forti."
Quanto alla mancanza di esperienza, che nella persona di Obama pareva fino all'altro giorno preoccupare tanto i repubblicani, oggi improvvisamente non e' piu' un problema.
I cattolici americani, che a lungo sono stati elettori democratici, si sono riposizionati a destra a partire dagli anni novanta, e la tendenza e' ancora in corso. Dorothy Fleming e il marito Mike ci tengono, ad esempio, a sottolineare come originariamente fossero elettori democratici. "Un tempo il Partito Democratico era il partito della gente. Poi ha preso questa deriva di sinistra su tutto, sulle tasse, sull'aborto, sul matrimonio. E cosi' noi siamo diventati repubblicani", mi ha detto Mike, proprietario di una piccola societa' privata di marketing.

Nessun commento: