martedì 30 settembre 2008

La crisi economica e' importante ma non dimentichiamoci delle tradizioni elettorali

Nashville, Tennessee. Mi sveglio con il Presidente Bush che parla alla nazione, e al mondo, alle 7,45 del mattino. Penso nessuno l'abbia mai visto al lavoro cosi' presto negli ultimi otto anni. Prima dell'apertura di Wall Street, Bush cerca di rassicurare gli investitori di tutto il pianeta sul fatto che il governo americano interverra' sui mercati al piu' presto, nonostante la bocciatura del piano Paulson avvenuta ieri al Congresso. In sostanza, Bush prega gli investitori di continuare a scambiare su Wall Street, sperando di evitare un crollo del Dow Jones come quello di lunedi'.
"Bisogna che il governo faccia qualcosa," dice Marcia Garner mentre fa colazione nell'atrio dell'albergo. Marcia abita circa a 150 miglia a nord di qui, in Kentucky, ed e' rientrata ieri sera da un viaggio organizzato in Svizzera e nel nord dell'Italia. Bionda tinta, decisamente sovrappeso, e abbigliata in una tuta azzurrina misto rosa, Marcia Garner e' un'insegnante in pensione che oggi gestisce con il marito le proprieta' di famiglia: una fattoria e degli immobili dati in affitto. A novembre votera' repubblicano. Di Barack Obama non le piace la politica in fatto di tasse di successione -- Obama ha promesso di ristabilire un'aliquota sulle proprieta' che passano agli eredi entro il 2012. "Ho lavorato duro tutta la vita per poter acquistare le proprieta' che posseggo e vorrei che queste proprieta' vadano a mio figlio e non al governo," sostiene Marcia. Ritengo inaccettabile che mio figlio debba vendere la fattoria del nonno per via delle imposte.
A Marcia piace anche Sarah Palin, perche' rappresenta "quell'energia grezza che e' la vera forza dell'America, quel tipo di indipendenza e forza della gente dell'Alaska." Fra l'altro Marcia e' preoccupata che McCain muoia prima della fine del primo mandato e la rassicura l'idea di avere qualcuno giovane che possa prendere il suo posto. Di Palin le piace anche che abbia ridato energia agli elettori religiosi, perche' potrebbe significare vittoria per McCain.
Nonostante la posizione sulla campagna elettorale in corso, Marcia non e' affatto una repubblicana di lunga data. E nemmeno una di coloro che ama Palin per via delle posizioni del Governatore dell'Alaska in fatto di aborto: "Beh non credo sia una cosa bella, pero' non posso dire di essere completamente contraria all'aborto," confessa Marcia.
La sua strategia elettorale e' piuttosto astuta. Marcia Garner, che ha vissuto e lavorato in Oklahoma e Tennessee prima di rientrare in Kentucky, e' stata a lungo registrata come democratica, e anche quando si e' ri-registrata come repubblicana non ha sempre votato secondo le direttive del partito. In sostanza, Marcia si registra per il partito che normalmente vince nel luogo in cui lei risiede, cosicche' da poter partecipare alle primarie di partito, che diventano, in qualche modo, l'elezione piu' importante e quella in cui davvero si decide che verra' poi eletto. Nelle elezioni generali, Marcia poi sceglie a seconda dell'umore del momento.
Cio' che e' interessante e' che Marcia Garner, che votera' per il Partito Repubblicano a novembre, e' -- come per altro la gran parte di coloro incontrati fin qui -- per l'intervento governativo sui mercati, non perche' sia un progetto di cui entusiasmarsi, ma semplicemente perche' si deve: "Non sono una di quelle repubblicane che pensano che i mercati debbano fare tutto da soli." Rispetto quindi alla decisione della maggioranza dei Deputati di bocciare il piano Paulson, viene davvero da chiedersi che distretti elettorali rappresentino costoro e dunque a che tipo di elettore debbano rispondere. Un'analisi delle circoscrizioni dei deputati che hanno votato contro la trovate qui.
Una marcata differenza d'opinione tra repubblicani e democratici anche moderati riguarda le origini della crisi. Mentre per i democratici le radici del crollo di Wall Street vanno ricercate nella deregolamentazione che ha permesso a pochi di arricchirsi alle spalle dei piu', per i repubblicani l'attuale mancanza di liquidita' e credito e' da attribuirsi al fatto che il governo abbia incoraggiato le istituzioni di credito a prestare soldi a coloro che davvero non avrebbero dovuto ricevere alcun mutuo. E cosi' si sarebbe sviluppata la crisi dei subprime. Anche Marcia Garner e' d'accordo.
Per cercare di capire quello che succedera' a novembre comunque, al di la' della crisi finanziaria, dell'economia che rallenta, della guerra in Iraq e della minaccia nucleare posta dall'Iran, bisogna ricordarsi delle tradizioni politiche e elettorali di questo paese, che rimangono ben radicate, e centrate soprattutto sulle differenze economiche e razziali. Marcia Garner mi racconta del suo viaggio in Svizzera: "Sul pullman su cui viaggiavamo eravamo tutti bianchi, benestanti, anziani, e americani. Per passare il tempo abbiamo simulato le elezioni. McCain ha vinto 31 voti a 11. Proprio come mi aspettavo, considerato chi c'era sul pullman."

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