Minneapolis, MN - Della nomina di Sarah Palin a candidata alla Vice-Presidenza non sono altrettanto entusiasti gli intellettuali del movimento conservatore, che si sono ritrovati lunedi' pomeriggio a discutere del futuro del Partito Repubblicano americano a una conferenza organizzata presso University of Minnesota.
"Se uno va a Las Vegas e punta tutti i suoi soldi sul nero e poi vince, la scelta rimane comunque poco intelligente", ha detto David Frum, scrittore neo-conservatore, autore di alcuni discorsi economici di George W. Bush e considerato l'ideatore del concetto dell'asse del male per indicare Iraq, Iran e Corea del Nord. "Spero tanto che piu' capiremo chi e' Palin piu' ci renderemo conto che McCain e il suo staff hanno fatto davvero il loro lavoro di ricerca e analisi. Pero' temo proprio che non sara' cosi'". Secondo Frum, la scelta di McCain ha pagato nelle prime ore -- per via dell'effetto sorpresa -- ma si rivelera' per la follia che realmente e', per altro dando validita' ai dubbi che circolano sulla saggezza di McCain, appena gli osservatori cominceranno a guardare meglio a Sarah Palin.
"E' stato davvero un annuncio sorprendente e l'entusiasmo che ne e' seguito indica indubbiamente una certa' necessita' di rinnovamento sentita dai repubblicani," ha notato Ross Douthat, editore per il magazine The Atlantic: "Palin ha una serie di caratteristiche che potrebbero davvero fare di lei il futuro del partito, ma sarebbe stata una candidata alla Vice-Presidenza migliore nel 2012, forse addirittura 2016". Secondo Douthat, che si dichiara un conservatore anti-abortista, il fatto che affianco a McCain ci sia una giovane donna contraria all'aborto sempre e comunque sara' decisamente un esperimento interessante da osservare. "Certo che Palin davvero vive in prima persona la scelta anti-aborto, prima con il figlio down e adesso con la figlia diciassettenne incinta. In una maniera che probabilmente e' addirittura alienante per gran parte dell'elettorato", ha ammesso Douthat.
L'analisi piu' interessante e' arrivata da Mikey Edwards, repubblicano alla Barry Godlwater, ex-Deputato e oggi professore a Princeton University, che ha sostanzialmente spiegato la decisione di John McCain come la scelta della disperazione. "Il problema e' come si guarda ai sondaggi che escono in questi giorni. Se fosse vero che Obama e McCain sono pari, allora Sarah Palin sarebbe indubbiamente una scelta folle", ha detto Edwards. Secondo lui, pero', i sondaggi per ora stanno dando un'immagine distorta della competizione elettorale, che Edwards vede come lo specchio di quella del 1980 quando, fino all'ultimo, Reagan e Carter apparivano appaiati solo perche' gli americani avevano deciso che non avrebbero votato Carter, ma non conoscevano ancora abbastanza bene Reagan.
Se McCain e' davvero indietro, allora perche' non provare con una mossa scioccante, sostiene Edwards. Infine dei conti, l'argomento dell'esperienza -- il punto su cui McCain batte Obama e che Palin invece torna a riequilibrare -- non e' certo servito a Hillary per vincere le primarie democratiche e probabilmente non avrebbe, da solo, fatto vincere le presidenziali a McCain. Palin, in quando originaria del grande ovest americano, potrebbe aiutare il Senatore dell'Arizona a ripetere la vittoria di Bush in stati quali il New Mexico e il Colorado, tra quelli che Obama sta cercando di portare via.
Certo e' che, dato l'entusiasmo della base (e in particolare dei Cristiani) e le riserve espresse dall'elite intellettuale del Partito Repubblicano, sembra che una frattura notevole si stia consolidando all'interno del GOP. Nel pomeriggio, mentre cerco disperatamente -- e per altro senza successo -- un parcheggio a Saint Paul, colgo il commento di un presentatore radiofonico locale che riassume alla perfezione l'opinione del popolo di destra: "Che cosa non si deve amare di Sarah? E' una madre, contraria all'aborto, ama le armi da fuoco, si e' detta disposta ad aprire ANWAR (la riserva naturale piu' importante dell'Alaska) alle esplorazioni petrolifere e in piu' e' anche bella".
"E' stato davvero un annuncio sorprendente e l'entusiasmo che ne e' seguito indica indubbiamente una certa' necessita' di rinnovamento sentita dai repubblicani," ha notato Ross Douthat, editore per il magazine The Atlantic: "Palin ha una serie di caratteristiche che potrebbero davvero fare di lei il futuro del partito, ma sarebbe stata una candidata alla Vice-Presidenza migliore nel 2012, forse addirittura 2016". Secondo Douthat, che si dichiara un conservatore anti-abortista, il fatto che affianco a McCain ci sia una giovane donna contraria all'aborto sempre e comunque sara' decisamente un esperimento interessante da osservare. "Certo che Palin davvero vive in prima persona la scelta anti-aborto, prima con il figlio down e adesso con la figlia diciassettenne incinta. In una maniera che probabilmente e' addirittura alienante per gran parte dell'elettorato", ha ammesso Douthat.
L'analisi piu' interessante e' arrivata da Mikey Edwards, repubblicano alla Barry Godlwater, ex-Deputato e oggi professore a Princeton University, che ha sostanzialmente spiegato la decisione di John McCain come la scelta della disperazione. "Il problema e' come si guarda ai sondaggi che escono in questi giorni. Se fosse vero che Obama e McCain sono pari, allora Sarah Palin sarebbe indubbiamente una scelta folle", ha detto Edwards. Secondo lui, pero', i sondaggi per ora stanno dando un'immagine distorta della competizione elettorale, che Edwards vede come lo specchio di quella del 1980 quando, fino all'ultimo, Reagan e Carter apparivano appaiati solo perche' gli americani avevano deciso che non avrebbero votato Carter, ma non conoscevano ancora abbastanza bene Reagan.
Se McCain e' davvero indietro, allora perche' non provare con una mossa scioccante, sostiene Edwards. Infine dei conti, l'argomento dell'esperienza -- il punto su cui McCain batte Obama e che Palin invece torna a riequilibrare -- non e' certo servito a Hillary per vincere le primarie democratiche e probabilmente non avrebbe, da solo, fatto vincere le presidenziali a McCain. Palin, in quando originaria del grande ovest americano, potrebbe aiutare il Senatore dell'Arizona a ripetere la vittoria di Bush in stati quali il New Mexico e il Colorado, tra quelli che Obama sta cercando di portare via.
Certo e' che, dato l'entusiasmo della base (e in particolare dei Cristiani) e le riserve espresse dall'elite intellettuale del Partito Repubblicano, sembra che una frattura notevole si stia consolidando all'interno del GOP. Nel pomeriggio, mentre cerco disperatamente -- e per altro senza successo -- un parcheggio a Saint Paul, colgo il commento di un presentatore radiofonico locale che riassume alla perfezione l'opinione del popolo di destra: "Che cosa non si deve amare di Sarah? E' una madre, contraria all'aborto, ama le armi da fuoco, si e' detta disposta ad aprire ANWAR (la riserva naturale piu' importante dell'Alaska) alle esplorazioni petrolifere e in piu' e' anche bella".
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