giovedì 9 ottobre 2008

La religione in America - l'altra faccia della medaglia

Washington DC - Dopo aver tanto scritto a proposito del ruolo della fede nella vita culturale, sociale e politica americana, e' giusto raccontare anche dell'altra America, di quella minoranza di non-credenti che cercano di sopravvivere in una nazione che e' stata guidata negli ultimi otto anni da un presidente missionario quale George W. Bush.
Bill Maher, un attore comico per meta' ebreo e per meta' cattolico, e' appena uscito nelle sale statunitensi con Religulous, un documentario irriverente in stile Borat (il regista e' il medesimo) su tutte le stranezze tipiche dei miti religiosi, siano essi cristiani, musulmani o mormoni, che quando interpretati alla lettera dai fedeli risultano un tantino ridicoli. Il titolo del film, girato tra gli Stati Uniti, Israele, l'Inghilterra e l'Olanda, e' per l'appunto un incrocio fra gli aggettivi "religious" e "ridiculous". E l'assurdita' di alcuni aspetti delle credenze religiose piu' estreme emerge con forza nei viaggi di Maher, in particolare durante una visita a The Holy Land Experience (un parco di divertimenti a tema Cristiano in Florida - dove i visitatori possono assistere a una rappresentazione quotidiana della crocefissione di Gesu'), oppure nell'intervista con il direttore di un museo in Kentucky il cui obbiettivo e' di provare che la Bibbia racconta in maniera scentifica la storia dell'umanita' e quindi offre una visita guidata a una mostra permanemente in cui l'origine del mondo viene narrata come un tempo in cui Adamo e Eva convinvevano con i dinosauri.
Per Maher l'importante non e' tanto il non-credere, quanto il porsi delle domande, il piu' semplici possibili, sull'esistenza di Dio e del divino. Il dubbio e' il verbo che Maher cerca di instillare, invano, negli interlocutori durante il proprio non-pellegrinaggio.

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