mercoledì 8 ottobre 2008

L'ultimo mese di McCain

Washington DC - Manca meno di un mese, e un solo dibattito presidenziale tra John McCain e Barack Obama, alle elezioni del 4 novembre. Obama, in vantaggio nella maggior parte degli stati indecisi (Virginia, North Carolina, Florida, Nevada, New Mexico, Michigan, Wisconsin, e persino il mitico Ohio), sta guadagnando terreno di giorno in giorno mentre John McCain non sta sfruttando appieno le occasioni che si presentano per ribaltare la situazione, quale il faccia a faccia di martedi' sera, in cui avrebbe dovuto surclassare con la propria energia un Obama tipicamente piu' distaccato e in cui invece ha si' e no pareggiato.
L'ultimo dibattito televisivo, che si terra' la settimana prossima in una universita' di Long Island di fronte a New York City, sara' incentrato su temi di politica interna con grande enfasi, come al solito, sull'economia. Dunque tematiche piu' congeniali a Obama e, di conseguenza, un altro momento difficile per McCain.
Cosa bisogna attendersi a questo punto dalla campagna di John McCain, che e' tutto fuorche' vinta? Il Washington Post offre un'analisi interessante che sottolinea innanzitutto che, secondo la squadra di McCain, la situazione forse non e' cosi' difficile per il Senatore dell'Arizona come i sondaggi pubblici lasciano pensare. O queste perlomeno sono le indicazioni che i repubblicani starebbero ricevendo dai loro rilevamenti statistici interni.
Inoltre, ricorda il Post, non c'e' dubbio che McCain sia un politico, e in generale un individuo, di enorme tenacia e dunque la sola cosa certa e' che non abbandonera' la gara fino al 5 novembre, giorno dopo il voto.
Il Washington Post suggerisce a McCain di piantare tutto e concentrarsi esclusivamente su Ohio e Florida, e forse sul Wisconsin (va notato che McCain ha gia' deciso di chiudere le operazioni di campagna elettorale in Michigan perche' lo ha dato per perso). Infine, la strategia di McCain di qui in avanti dovra' sempre piu' quella di un attacco incessante contro Obama. In fin dei conti, in un anno in cui il paese sta davvero soffrendo di tutte le conseguenze delle politiche dell'Amministrazione repubblicana degli ultimi otto anni, l'unica speranza di McCain e' di convincere il pubblico che il rivale democratico non abbia le competenze necessarie a fare il presidente e dunque sia troppo rischioso affidarsi a lui.
In sostanza, aspettiamoci molti altri "That one".

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