Washington D.C. - Avevo accennato la settimana scorsa al fatto che il Washington Post sta attraversando un periodo di ristrutturazione, alla fine del quale la dirigenza spera di ridurre drasticamente il personale. Alcune fonti mi avevano suggerito addirittura che la nuova editrice Katharine Weymouth volesse tagliare 300 posti di lavoro entro questa settimana, soprattutto attraverso l'offerta di cospicue liquidazioni a coloro che scegliessero di andarsene volontariamente. Altre fonti personali, che lavorano nell'ufficio budget del Post, mi hanno confermato ieri che sono stati in 100 ad accettare i soldi e a scappare prima che la nave affondi.
Si era anche parlato, in passato, del fatto che United Church of Christ (UCC), la chiesa di appartenenza di Barack Obama, fosse finita nei pasticci con l'Agenzia delle Entrate, perche' sospettata di aver violato il divieto di fare campagna elettorale diretta per un candidato, divieto imposto su tutte le organizzazioni religiose a statuto fiscale speciale (e che dunque non devono pagare tasse). Un'inchiesta era scattata dopo che UCC aveva invitato Barack Obama a parlare alla propria convention nazionale davanti ad un pubblico di 10.000 persone. Il Wall Street Journal pubblica giovedi' la conclusione, felice, della vicenda. L'Internal Revenue Service (IRS) ha infine riconosciuto le ragioni della difesa, che aveva sostenuto che Obama era stato invitato come speaker prima che annunciasse la decisione di candidarsi alla presidenza.
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